Negoziare e rinegoziare. Tra identità e cura

Negoziare e rinegoziare. Tra identità e cura. T. Carbone, Ricerca Psicoanalitica, 2015, in stampa


Riassunto

Se per Freud il fondamento teorico dell’azione terapeutica dell’interpretazione era l’osservazione ritenuta oggettiva (analisi) dellinconscio, in una visione post-moderna, costruzionista-relazionale,  lidea portante dellazione terapeutica è diventata una relazione terapeutica, in grado di favorire  un ri-arrangiamento di un repertorio fisso di interazioni-relazioni e previsioni-attese-strategie: in altre parole una negoziazione, o una ri-negoziazione più vantaggiosa per lanalizzando. La  negoziazione è vista lungo un continuum modellante l’organizzazione i sistemi viventi, ove, nelle forme più elementari rappresenta la tendenza a mettere insieme auto-organizzazione ed interazione con l’ambiente, mentre, nelle forme più complesse diventa l’attività nella quale i soggetti umani s’impegnano in relazione con altri soggetti umani, utilizzando i processi mentali di elaborazione implicita e successivamente esplicita. Anche l’espressione della coscienza  è vista nel continuum interattivo implicito-esplicito, e la rinegoziazione di antiche decisioni di “non luogo a procedere”, anche attraverso i canali impliciti- procedurali, rende la  relazione terapeutica un fattore liberante le capacità dellanalizzando di elaborare nuovi significati coscienti, precedentemente impraticabili, in altre parole, un espansione della coscienza.


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